Polline d’api

Il polline d’api, insieme alla pappa reale ed al propoli, è un prodotto delle api che viene grandemente apprezzato dalla medicina naturale per via delle sue proprietà stimolanti, energizzanti e tonificanti sull’organismo. Esistono diversi tipi di polline d’api, e numerosi sono gli studi scientifici che ne dimostrano la validità per la cura di diverse patologie; ecco dunque svelate in questa guida le caratteristiche del polline d’api, come viene prodotto, come si assume, le sue proprietà benefiche e le necessarie precauzioni d’uso.

CARATTERISTICHE DEL POLLINE D’API

Il polline d’api ha una consistenza morbida e malleabile, ed un profumo dolce edaromatico, quasi floreale, che richiama per certi versi quello del miele grezzo. Il colore è variabile, anche se di solito assume le diverse tonalità del giallo; alcuni pollini possono essere tuttavia di colore aranciato, violetto, blu, a seconda delle specie vegetali dalle quali provengono. Il guscio che avvolge ciascun granulo di polline d’api è rigido ed impermeabile, ed in alcuni casi esso viene rimosso prima della commercializzazione del prodotto. In altri casi il polline d’api viene venduto tal quale ed ha un costo solitamente minore, poiché meno lavorato; tuttavia, è necessario spezzettarlo prima del consumo, poiché il guscio che avvolge i granuli non è attaccabile dall’apparato digerente umano.

Trattandosi di un prodotto fresco, il polline d’api deve essere conservato in frigoriferoall’interno di un sacchetto di plastica accuratamente richiuso. Esso viene commercializzato sfuso in confezioni sigillate, ma può anche essere utilizzato per preparare compresse,tavolette o capsule da assumere per via orale. Esiste anche una tipologia di polline d’api finemente tritata, che può essere addizionata a piacere a diversi tipi di cibi o bevande, sia calde che fredde. Il polline da solo, infatti, non ha un sapore particolarmente invitante: si può consumare quindi in aggiunta al miele e spalmato sul pane, oppure sciolto in succo di frutta, latte, yogurt o semplice acqua.

 

EFFETTI BENEFICI DEL POLLINE D’API

Il polline d’api è un prodotto utilizzato dalla medicina naturale come supplemento nutrizionale; si tratta di un prodotto ben conosciuto anche dalla medicina tradizionale cinese, che ne fa uso da tempo immemore.

Il polline d’api è consigliato in situazioni distress e di affaticamento dell’organismo, in quanto è una sostanza energizzante ebiocatalizzatrice in grado di migliorare l’attività cerebrale, il livello di attenzione, la memoria e le performance fisiche in generale. Questo integratore è consigliato anche in caso di sintomi di riduzione della forza muscolare (astenia), esaurimento nervosoimpotenza sessuale; per questo, il suo uso è consigliato anche in campo geriatrico. Il polline d’api è particolarmente utile anche per pazienti convalescenti, sottoposti ad operazioni chirurgiche o a terapie contro il cancro, contribuendo al recupero del vigore e della vitalità dell’organismo.

L’effetto tonico e rinforzante che il polline d’api svolge sull’organismo è ottimo perbambini e ragazzi in fase di crescita, per gli sportivi di ogni livello e per le donne in stato digravidanza o allattamento; in quest’ultimo caso, inoltre, sembra che questo alimento sia in grado di contribuire allo sviluppo delle ghiandole mammarie ed alla produzione di latte. Questa stimolazione è probabilmente dovuta all’elevato contenuto di flavonoidi nel polline d’api, sostanze appartenenti alla classe dei fitoestrogeni che presentano affinità metaboliche con gli estrogeni di origine animale (essere umano compreso). Gli atleti, professionisti e non, possono giovarsi dell’effetto benefico del polline d’api che è utile per aumentare la resistenza allo sforzo e la produzione di energia, facilitando il recuperosuccessivo all’attività fisica e combattendo efficacemente stanchezza e fatica.

In alcuni casi il polline d’api viene anche impiegato come trattamento preventivo nei confronti della febbre da fieno e delle reazioni allergiche al polline, trasportato dall’aria, tipiche dei mesi caldi. Secondo i naturopati, infatti, assumere polline d’api fa sì che l’organismo sia stimolato nei confronti di una risposta immunitaria che, rinforzando le difese, consenta di soffrire meno di disturbi e reazioni allergiche legati al polline disperso nell’aria. La terapia si basa sull’assunzione continua di dosi sempre crescenti di polline d’api, allo scopo di abituare gradualmente l’organismo sino alla totale scomparsa (auspicata) delle reazioni allergiche.

In caso di ipertrofia prostatica, sembra che il polline d’api possa essere considerato un complemento in grado di ripristinare una situazione di normalità. I flavonoidi ed i fitosteroli contenuti nel polline d’api sono in grado di ridurre l’ipercolesterolemia sanguigna e di ripristinare il corretto rapporto fra colesterolo “cattivo” (LDL) e colesterolo “buono” (HDL). Ciò significa che questo alimento può essere considerato utile ai fini della prevenzione di malattie dell’apparato cardiovascolare, nonché per contribuire al generale benessere dell’organismo tonificando e stabilizzando i capillari. Il polline d’api, migliorando l’efficienza capillare, è indicato per prevenire e combattere l’insufficienza venosa, leemorroidi, le vene varicose e l’ipertensione.

I flavonoidi e gli altri pigmenti vegetali contenuti nel polline d’api, come ad esempio i carotenoidi e il licopene, sono inoltre sostanze dalla potente azione antiossidante. La loro assunzione perciò è in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi presenti nell’organismo e, quindi, di rallentare i processi di invecchiamento cellulare mantenendo “giovani” le cellule ed il metabolismo. Il polline d’api svolge anche un’attivitàdisintossicante a livello epatico, contribuendo perciò a migliorare la funzionalità delfegato.

Il polline d’api viene impiegato anche in virtù delle sue proprietà antibatteriche edantivirali, utili ad esempio per combattere raffreddore, tosse ed influenze tipiche della stagione invernale. La quercetina contenuta nel polline d’api si comporta come unantiasmaticoantistaminico ed antiallergenico: questo alimento può essere perciò utile anche per il trattamento di malattie più o meno croniche come sinusiti, bronchiti, polmoniti, allergie, malattie croniche ostruttive ed asma bronchiale.

Alcuni studi hanno dimostrato un’attività anticancerogena del polline d’api, ed in particolar modo sul cancro alla prostata; ciò è dovuto all’azione stimolante che questo prodotto ha nei confronti delle difese immunitarie, che diventano più “aggressive” nei confronti dei tumori. Assunto contemporaneamente alla cura radio– o chemioterapica, sembra che il polline d’api sia in grado di potenziarne gli effetti.

 

CONTROINDICAZIONI DEL POLLINE D’API

Il consumo di polline d’api deve essere tassativamente evitato da chi soffre di accertate intolleranze o allergie nei confronti di altri prodotti delle api come, ad esempio, miele, propoli o pappa reale. In rarissimi casi, che coinvolgono solo una percentuale minima della popolazione, sono state registrate reazioni allergiche o veri e propri shock anafilattici in seguito al consumo di polline d’api.

Effetti collaterali di lieve entità, ma anche shock anafilattici con potenziali conseguenze mortali, sono stati segnalati anche a carico di persone che normalmente soffrono di riniti e reazioni allergiche dovute ai pollini normalmente trasportati dall’aria. In questi individui il consumo di polline d’api deve essere oltremodo moderato e graduale, al fine di comprendere le specifiche reazioni di risposta dell’organismo.

Fra gli effetti collaterali più comuni (anche se sempre rari) sono stati segnalati ad esempio disturbi a carico dell’apparato gastrointestinaleeruzioni cutanee di varia natura (sia sul viso che sul corpo), intolleranze alimentaricalo dei livelli di attenzione ed incapacità diconcentrazione. Qualora si manifestasse anche solo uno dei precedenti sintomi, è benesospendere immediatamente l’assunzione di polline d’api.

Written by UnMondoBiologico