IL PARMIGIANO REGGIANO STRAVECCHIO BATTE LE INTOLLERANZE ALIMENTARI

E’ dimostrato scientificamente che il formaggio Parmigiano Reggiano oltre i 30 mesi di stagionatura risulta essere un alimento ideale per i soggetti che presentano intolleranze o difficoltà digestive nei confronti del latte e dei suoi derivati
Il Parmigiano-Reggiano è un formaggio semi-grasso, prodotto con latte parzialmente scremato: il contenuto in grassi, sul secco, è inferiore a quello della maggior parte degli altri formaggi. Inoltre, il contenuto di colesterolo è relativamente modesto, mediamente pari a meno di 100 mg per 100 grammi di formaggio (un uovo contiene circa 200 mg di colesterolo). Effetti funzionali sono attribuiti anche ai grassi del latte e quindi del Parmigiano-Reggiano, che favorendo l’omeostasi fisiologica del colesterolo e dei trigliceridi plasmatici, possono indurre un fenomeno di vasodilatazione e aumentare le difese antiossidanti dell’organismo.
Nel Parmigiano-Reggiano è poi confermata l’assenza di lattosio, uno zucchero che scompare nelle primissime ore di vita del prodotto essendo trasformato in acido lattico. L’assenza del lattosio nel formaggio stagionato pronto per il consumo rappresenta un elemento molto importante per i soggetti intolleranti che, per un’insufficiente quantità dell’enzima lattasi, non sono in grado di digerire il lattosio. Interessante e positiva la presenza nel Parmigiano-Reggiano di oligosaccaridi.
L’ALIMENTAZIONE DELLO SPORTIVO
Il dott. Giulio Rossi, direttore del Centro di Medicina Sportiva dell’Ospedale di Sondalo (Sondrio) e responsabile Sanitario delle Squadre Nazionali di Pattinaggio di Velocità su ghiaccio e di Biathlon, ha presentato lo studio realizzato sul “Ruolo ed indicazioni di uso del Parmigiano-Reggiano nella nutrizione dello sportivo” ed ha illustrato l’introduzione nel regime alimentare degli atleti di un pasto (il principale) composto da un unico piatto di pasta di semola Biologica e Parmigiano- Reggiano, con integrazioni supplementari di Parmigiano-Reggiano soprattutto al termine di esercizi ad alta intensità e di lunga durata (competizioni e allenamenti), anche in considerazione dei recenti risultati scientifici che evidenziano il ruolo svolto dagli acidi grassi nei processi energetici coinvolti nel lavoro prolungato.
Dalle analisi e valutazioni delle prove è emerso che questa alimentazione si è dimostrata in grado di soddisfare le richieste energetiche e strutturali degli atleti testati nel corso dell’intera stagione, consentendo lo sviluppo degli adattamenti fisiologici indotti dall’allenamento e dalla competizione, il tutto accompagnato da una sensazione di benessere soggettivo. Infine, è nato il progetto di proporre, nell’ambito di uno schema alimentare equilibrato, l’introduzione di un pasto principale giornaliero con pasta Biologica integrata con Parmigiano-Reggiano per atleti impegnati in prove estreme di endurance o vere e proprie imprese, come la traversata oceanica in solitaria di Alex Bellini.
Un alimento con le caratteristiche del Parmigiano Reggiano può quindi trovare collocazione ideale nel regime alimentare dello sportivo.

SANO, GUSTOSO E DIGERIBILE
Il Parmigiano Reggiano è ricco di aminoacidi essenziali e facilmente assimilabile, per la presenza di enzimi che modificano la caseina e la rendono altamente digeribile: per questo motivo è indicato anche per le persone intolleranti alle proteine del latte vaccino. Si caratterizza inoltre come un alimento privo di lattosio.
Il Parmigiano Reggiano ha un contenuto di grassi inferiore alla maggior parte degli altri formaggi, in quanto prodotto con latte parzialmente scremato.
RICCO DI CALCIO E DI SOSTANZE NUTRITIVE
Per ottenere un kg di Parmigiano Reggiano occorrono ben 14 litri di latte pregiato della zona d’origine.
Una carica nutritiva di proteine, vitamine, fosforo e calcio che si concentra nella pasta e nel lungo periodo di stagionatura resta viva.
L’invecchiamento naturale rende facile la digestione del Parmigiano Reggiano e sviluppa una complessità di aromi e sapori straordinari.

FA BENE A TUTTE LE ETÀ
Il Parmigiano Reggiano è un perfetto alleato per la salute e il benessere psicofisico.
Ricco di sostanze nutritive è indispensabile per la crescita dei bimbi, per la salute degli adolescenti e degli anziani e per fornire energia pronta a pratica sport.

ESALTA LE RICETTE DELLA TRADIZIONE
In cucina, è il Re. Accompagnato da un bicchiere del conterraneo Lambrusco, a scaglie con l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena o Reggio Emilia, da solo o con la frutta di stagione.
Il Parmigiano Reggiano, nelle diverse stagionature, valorizza ogni ricetta ed è partner ideale di una straordinaria gamma di abbinamenti enograstronomici.

 

 

NATURALMENTE PRIVO DI LATTOSIO, DALLA NASCITA!

“Il Parmigiano Reggiano è naturalmente privo di lattosio. L’assenza di lattosio è conseguenza naturale del tipico processo di ottenimento del Parmigiano Reggiano. Contiene galattosio in quantità inferiori a 0,01g/100g”.
Questa la dicitura che è possibile mettere in etichetta sulle confezioni di Parmigiano Reggiano, in seguito alle decisioni del dicastero della Salute.
Infatti, nel giugno 2016, il Ministero della Salute ha emanato una circolare (n° 24708) in cui autorizza l’impiego di una dicitura apposita per rivendicare la naturale assenza di lattosio nei prodotti lattiero-caseari. Ed è lo stesso Ministero che ha quindi definito una dicitura applicabile ai formaggi con un contenuto di lattosio inferiore a 0,1g/100g.
Vi sono condizioni microbiologiche naturali per cui il lattosio è assente nel Parmigiano Reggiano, fin dai primi giorni.
Il lattosio è uno zucchero, normalmente presente nel latte. Nel processo di produzione del Parmigiano Reggiano il lattosio viene fermentato dalla microflora di batteri lattici nelle prime 48 ore successive alla lavorazione. E’ la cosiddetta fermentazione lattica, durante la quale i batteri lattici, che si trovano naturalmente nel latte, trasformano quindi lo zucchero lattosio in acido lattico nei primi due giorni della produzione.
Anche ricerche scientifiche confermano queste affermazioni.
• La ricerca svolta dal Consorzio sull’andamento della glicolisi evidenzia che a 48 ore dalla lavorazione nella forma si rilevano 0,004g/100g di lattosio (Pecorari e altri, 2003) (Nota 1)
• Anche gli studi effettuati dal Giovanni Valentino Coppa dell’Università Politecnica delle Marche, con un metodo di analisi più sensibile, hanno dimostrato che il Parmigiano Reggiano è un prodotto privo di quel lattosio al quale un crescente numero di persone presenta intolleranze, anche particolarmente gravi. Dalle analisi effettuate dal Prof. Coppa su diversi campioni di Parmigiano Reggiano – analizzato in diverse fasi di stagionatura, ovvero da 1 a 36 mesi – emerge che il contenuto in lattosio è oltre cento volte inferiore riscontrato da Pecorari e altri. (Nota 2 e 3)
• Inoltre, periodicamente, il Consorzio sottopone ad analisi per il contenuto di lattosio dei campioni casuali di Parmigiano Reggiano. La raccolta dei campioni avviene sia durante le operazioni di espertizzazione (su formaggio da 9 mesi di stagionatura in poi) sia acquistando Parmigiano Reggiano direttamente dal mercato (quindi di stagionatura oltre 12 mesi).
In tutti i campioni analizzati dal Consorzio, il valore di lattosio è sempre stato inferiore al limite di rilevabilità della metodica (LOD = 0,01g/100g) confermando a più riprese gli studi sopra citati e confermando che la stagionatura non influenza il contenuto di lattosio presente nel Parmigiano Reggiano.
Il Consorzio ha inoltre creato il simbolo grafico “100% naturale” che può essere adottato sugli incarti del Parmigiano Reggiano destinato al mercato italiano per ricordare ai consumatori che il Parmigiano Reggiano, oltre a essere naturalmente privo di lattosio, è anche privo di conservanti.

Written by UnMondoBiologico